L’isola di Ventotene fu luogo di confino per gli oppositori politici del fascismo e per questo suo ruolo è stata, suo malgrado, un’incredibile fucina di idee, di confronto e rielaborazione: un’università di politica, filosofia, economia, dove fu possibile immaginare il mondo nuovo, dare un importantissimo contributo all’organizzazione della lotta partigiana e dove, di fatto, si formò buona parte della futura classe dirigente repubblicana, da Sandro Pertini a Giuseppe di Vittorio, da Mauro Scoccimarro a Camilla Ravera, da Altiero Spinelli a Umberto Terracini.
Oggi l’isola è conosciuta soprattutto per il Manifesto di Ventotene, definito il documento alla base dell’idea odierna di comunità europea. Il progetto intende raccontare l’humus in cui è fermentata questa idea nei redattori del documento, il contesto in cui si è diffusa e in cosa si è evoluta. Imprescindibile la vocazione carceraria dell’isola e l’opposizione al fascismo di quanti vi dovettero scontare anni di isolamento e soprusi.
Il percorso è stato strutturato in modo da approfondire gli aspetti filosofici del pensiero alla base del progetto di Federazione europea, per analizzare le correnti politiche che animarono i prigionieri costretti nella piccola isola, dal cui scambio maturò il Manifesto, diffuso clandestinamente.
Progetto realizzato in collaborazione con: Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Reggio Emilia (ISTORECO); ANPPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti); Eurodesk / Fondazione E35
Numero di studenti coinvolti: 154
Anno di svolgimento del viaggio: 2019
Bando: Viaggi attraverso l’Europa 2019 - I° Edizione